Iglesias è ubicata nella Sardegna sud-occidentale, nel vasto territorio denominato Sulcis Iglesiente comprendente ampie e fertili vallate del Cixerri. Abitata sin dall’antichità, nel suo ambito comunale, si trovano ben 95 siti archeologici, abbracciando un arco di tempo che varia dal prenuragico al medioevo, continuando sino all’epoca moderna e contemporanea. Questo ci fa pensare che la presenza dell’uomo, senza soluzione di continuità, è dovuta principalmente alla ricchezza del sottosuolo.
Le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio Iglesiente risalgono al periodo Neolitico. Nel periodo del Bronzo sono stati trovate anche ossa umane. Frammenti ceramici e altri oggetti metallici.
È accertata la presenza di Fenici (600 d.C.), Cartaginesi (700 d.C.) e sono assai comuni le testimonianze romane. La storia di Iglesias è sempre stata strettamente legata allo sfruttamento delle miniere: Fenici, Punici e Romani sono stati molto interessati allo sfruttamento intensivo di tali ricchezze e con la decadenza di Roma, si giunse a una crisi di tutta la regione mineraria.
Bisognerà aspettare dopo l’anno 1000 per ritrovare un interesse allo sfruttamento delle miniere da parte della società mercantile che si appoggiava alle repubbliche marinare. Il nome della città di Iglesias data era dapprima denominata Villa di Chiesa, e anche Villeclesia.
Con le nuove costruzioni sorsero chiese in così grande numero da fare prendere il nome al centro abitabile. La popolazione divenne in breve tanto numerosa che il paese fu considerato come uno dei più importanti del giudicato di Cagliari. Al tempo dello splendore delle repubbliche marittime italiane la città si trova denominata Villeclesia Argentaria, i Pisani gli aggiunsero il secondo nome non tanto per l’argento che si trovava abbondante, ma perché il piombo, allora, che si scavava nelle miniere stesse, prendeva il nome di argentiere.
Sull’origine di Iglesias, sino a poco tempo fa si pensava che la sua nascita fosse databile al 1272, riferendosi a un documento creduto il più antico e custodito nella Chiesa di San Lorenzo di Genova. Invece risulta un documento più antico del 1218 in cui Papa Onorio III cita il grande Monastero di San Saturno. Il Monastero di San Saturno, oggi Santuario della Madonna delle Grazie è situato sulla sommità di una collina, interamente edificata, nel centro storico d’Iglesias.
Il centro storico, racchiuso entro una cinta muraria con 22 torri (costruita durante la dominazione dei Conti Donoratico della Gherardesca), si presenta ancora come uno dei più ragguardevoli della Sardegna con le sue belle Chiese, palazzi e vicoli caratteristici con la Rocca Salvaterra a dominarlo. All’interno della cinta muraria abbiamo anche la Cattedrale di Santa Chiara edificata dal Conte Ugolino della Gherardesca e la Chiesa di San Francesco, mentre fuori le mura, annoveriamo altri antichi luoghi di culto, quali Sant’Antonio Abate (sec. X-XI), Nostra Signora di Valverde (sec. XII-XIII), SS. Salvatore (sec. IX-X).
Iglesias, libero Comune e citta Regia della Sardegna, è attualmente capoluogo di provincia. La sua popolazione è di circa 29 mila abitanti, la parte attiva di essa lavora nell’industria, nei servizi (scuole, banche, ospedali, uffici, ecc.), nell’agricoltura e nella pastorizia, nell’artigianato e nel commercio.
Particolarissimi gli antichi gioielli, infatti, Iglesias è stata la patria dell’arte orafa e argentiera della Sardegna.
Intorno ad Iglesias possiamo notare le splendide campagne, stupendo è il complesso naturalistico del Marganai e il suggestivo Lago Corsi, le bellissime coste di Iglesias con i Faraglioni di Nebida e il suo panorama mozzafiato, il fantastico Faraglione di Pan di Zucchero e le innumerevoli calette e insenature incontaminate. Una delle attrazioni turistiche più spettacolari sono le escursioni e le visite guidate in alcune particolari gallerie delle miniere oramai dismesse in accattivanti percorsi che attirano migliaia di turisti.