Compagnia Balestrieri Cortona

FONDAZIONE

XXXX

ADESIONE

1999

PRESIDENTE

Tacconi Riccardo

La Compagnia Balestrieri pratica l’antica disciplina del sagittare e con la Balestra Antica Leggera si esibisce con grande precisione e spettacolarità , per colpire un bersaglio posto a 20 m di distanza dal balestriere. Costituitasi per gareggiare tra i “Quintieri Cittadini” durante la “Giostra dell’Archidado”.

Con il passare del tempo la disciplina è piaciuta e si è consolidata nei cittadini di Cortona, fino al punto di divenire motivo di sfida e competizione con altre città che praticano la stessa disciplina.

Non ci sono documenti che attestino la presenza a Cortona di quest’Arma in tornei e guerre, ma si può risalire indirettamente all’uso della Balestra nella nostra Città nel Medioevo, dalle notizie che ricordano la partecipazione alla “Battaglia di Montaperti” di 1300 armati al comando di Uguccio Casali. Nell’affresco di Lippo Vanni, che si trova nel museo civico di Siena, raffigurante la battaglia di Asinalunga, di cui Francesco Casali era uno dei comandanti delle truppe senesi, si notano dei balestrieri; riferimenti storici riportano che circa 800 erano cortonesi.

Infine nel documento del 10 Setembre 1400, che registra il primo Palio della Balestra a Sansepolcro, si viene a sapere che due Balestrieri, venuti a cavallo da Cortona, parteciparono allo stesso palio.

E’ affiliata alla Lega Nazionale Tiro Alla Balestra (L.I.T.A.B.) nella quale partecipa a tornei nazionali, insieme ad altre città che praticano la stessa disciplina.

La nostra Compagnia Balestrieri ha vinto il Campionato Italiano di Tiro con la Balestra Antica Manesca negli anni 2003-2006-2007.

La città che Virgilio volle fondata dal mitico Dardano fu probabilmente una città fortificata degli umbri, passata pia gli etruschi fra l’8 e il 7 secolo a.C. di cui divenne importante Lucumonia. Ricevette la cittadinanza romana durante la guerra sociale, poi non se ne hanno più notizie certe. Cortona ebbe una vita fiorente nel periodo comunale e quindi sotto la signoria Ranieri Casali. Venduta dal Re di Napoli ai fiorentini nel 1411, da allora segui le sorti del Gran Ducato di Toscana. Costruita sul contrafforte del monte Sant’Egidio, Cortona è cinta da mura poderose levigate dai secoli e dal vento nelle quali si aprono le antiche porte in corrispondenza delle strade che vi salgono dalla pianura.
Il visitatore che si guardi attorno dall’alto delle sue mura vedrà uno dei più ampi e armoniosi panorami d’Italia: la fertile e immensa Val di Chiana chiusa all’orizzonte dai monti del Senese, fra i quali spiccano l’Amiata e il Cetona e più da presso il grande specchio del Lago Trasimeno. Numerose sono le tombe scoperte nella campagna sottostante. Tra le più celebri ricordiamo quella denominata la Tanella di Pitagora, il melone di Camucia e quelli del Sodo. Ricchissimi i reperti conservati nel Museo dell’Accademia etrusca MAEC in Palazzo Casali, fra i quali il famoso Lampadario etrusco del V secolo a.C.
Sulla cima del colle domina la Fortezza Medicea del GIRIFALCO, sotto ad essa riluce il ricostruito Santuario di Santa Margherita, da cui degradano le ripide vie a lastroni della città civile con molti bei palazzi medievali e rinascimentali. Splendide le numerose chiese, da quelle romanico-gotiche S. Agostino e di S. Francesco, ai gioielli rinascimentali di S. Maria delle Grazie al Calcinaio e di Santa Maria Nuova, alla silenziosa chiesa di S. Niccolò. Cortona fù patria dei pittori Luca Signorelli e Pietro Berrettini, noto come Pietro da Cortona. Ebbe qui i natali anche Gino Severini. Eccezionale è il patrimonio pittorico di questa città d’arte conservato nel Museo Diocesano fra cui troneggia la più celebre ”Annunciazione del Beato Angelico”. Altri possono essere ammirati nel Museo dell’Accademia etrusca di Palazzo Casali e nelle varie chiese. Celebre fra gli studiosi di tutto il mondo è infine la Biblioteca Comunale e dell’Accademia Etrusca, ricca di pergamene, manoscritti, incunaboli e volumi a stampa.

Sede

Via Di Fortezza
52044 Cortona, AR