REGOLAMENTO TECNICO BALESTRA MANESCA

LITAB

Art. 1
Il presente regolamento ha validità per l’impiego della Balestra Antica Manesca, nelle discipline di tiro a braccio e di tiro a braccio con appoggio.

Art. 2
Il Consiglio Direttivo della L.I.T.A.B. stabilisce che ogni anno venga disputato il TORNEO NAZIONALE di tiro con la Balestra Antica Manesca.
Il Torneo sarà organizzato a turno per anni 1 (uno), in data da stabilire nella riunione autunnale, su proposta della compagnia organizzatrice. Non è obbligatorio organizzare il Torneo nella città di appartenenza.

Art. 3
Possono partecipare al Torneo Nazionale di tiro con la Balestra Antica Manesca, tutti i balestrieri iscritti alle compagnie aderenti alla L.I.T.A.B., purché in regola con la copertura assicurativa e la quota associativa annuale ed abbiano ottemperato alle verifiche secondo le modalità prescritte dagli art. 4 e 5 del presente regolamento.

Art. 4
a) La balestra LITAB deve essere del tipo Manesca, con caricamento a mano, oppure obbligato da un crocco o leva (piede di capra) asportabile sono comunque proibiti sistema di caricamento meccanici tipo martinetto o simili. Essa non può incorporare, oltre al sistema di mira del tipo triangolare, altri sistemi di puntamento o riferimenti, per la migliore riuscita del tiro. Sono comunque ammesse balestre senza sistema di puntamento. Nella disciplina a braccio è fatto assoluto divieto di qualsiasi forma di appoggio, sia per la balestra che per il tiratore. Nella disciplina con appoggio è consentito l’uso di palvese d’appoggio o di altro sistema a colonna regolabile e non, ma soltanto in altezza.
b) l’arco deve essere realizzato in un unico pezzo di acciaio, può avere una sezione massima mm 50 x 10 e una lunghezza massima di cm.90, deve essere munito di una sicurezza chiamata salva-arco costruita in lamierino di acciaio od in cuoio e lacci, purché integrali.
c) Il fusto della balestra (o teniere) deve essere ricavato da una trave in legno avente lunghezza max 110 cm. e non inferiore a 60 cm.. Lo spessore non deve essere superiore a 6 cm. L’altezza del Teniere non deve mai superare i 10 cm. (questa misura non è da intendersi come misura minima e massima dell’altezza complessiva del teniere, ma come misura rilevabile in qualsiasi punto della lunghezza del fusto). Il Teniere può essere composto da un unico pezzo, o da tavole accoppiate longitudinalmente, come riportato in molteplici documenti storici. La forma e lo stile del Teniere, deve essere riconducibile alla balestra antica all’italiana. Al Teniere non possono essere fatte giunzioni trasversali, o applicati supporti/riporti che favoriscano l’imbracciatura della balestra al momento del tiro e/o della mira. Non possono essere applicate appendici fisse e/o mobili (poggia mano o sottobraccio) atte a consentire un ulteriore ausilio al tiro. E’ ammesso l’eventuale allungamento del calcio della balestra, per la personalizzazione del fusto alla spalla del balestriere che ne fa uso. E’ ammessa la curvatura del calciolo, purché la dimensione della curvatura non sia superiore a 1,5 cm. (vedi figura).

Regolamento Tecnico LITAB Balestra Manesca
Il Teniere, può essere decorato con figure, fregi, incisioni, purché queste non favoriscano le operazioni di puntamento e/o costituiscano un’ulteriore riferimento alla mira del balestriere (supporti di mira occultati). Possono essere applicate borchie e/o decorazioni accessorie, purché realizzate con materiali tradizionali dell’epoca e comunque non contemporanei.
d) Il dispositivo di mira anteriore (distale) deve essere di tipo a piastra fissa con o senza piastrina porta-punto anche intercambiabile (non sostituibile o manovrabile sulla pedana di tiro) e privo di ogni possibilità di regolazione. I punti di mira possono essere identificati con sigla, soprannome, numero, di vari colori o materiali. Sono proibiti sistemi di illuminazione, fori vernici, fluorescenti, carte millimetrate e coordinate di qualsiasi tipo.
e) il dispositivo di mira posteriore (prossimale) deve essere del tipo fisso, senza viti di regolazioni. La lunghezza del foro o spessore, non può superare i mm. 10, compreso l’eventuale invito o svasatura. Non possono essere posti sul dispositivo lenti, diottre, reticoli, dispositivi fluorescenti e tunnel parasole, per la miglioria della mira.
f) la leva di sgancio della balestra, deve essere priva di regolazioni a vite, capaci di aumentare e/o diminuire l’efficacia del punto di appoggio del Cane della leva, sul perno della Noce di sgancio. Il Cane della leva di sgancio, deve avere un appoggio di almeno 2-3mm di altezza sul perno della Noce. La
misura del punto di appoggio del Cane, potrà essere rilevato dalla Giuria e/o dal Giudice di Campo in qualsiasi momento della gara, per mezzo di un calibro messo a disposizione dalla Compagnia Organizzatrice.

Art. 5
a) La verretta o dardo di tipo LITAB, deve essere realizzata in legno in un unico pezzo a sezione rotonda, con puntale in acciaio conico avente la lunghezza massima di mm. 80 (sono vietati qualsiasi altro tipo di puntali), con impennatura (costituita da due penne orizzontali) in materiali naturali; sono pertanto vietate le penne in plastica. Può avere un solo punto di riferimento per la mira (chiodino sull’ogiva) e, se interamente verniciata, dovrà avere una zona libera e pulita dalla quale si possa stabilire il materiale di realizzo. Deve essere di lunghezza non superiore ai cm. 50; con diametro all’ogiva, minimo di mm. 18 e massimo di mm. 22.
b) Sulla verretta deve essere ben leggibile ed identificabile, il nome o soprannome del balestriere e la compagnia di appartenenza, pena l’annullamento del punteggio ottenuto durante la gara.
c) La verifica sulla conformità delle verrette utilizzate, avviene a fine gara (durante il contraddittorio) essa sarà effettuata su tutte le verrette utilizzate della squadra vincente e del balestriere primo classificato. La convalida delle verrette viene fatta dal contradditorio durante la lettura e convalida dei punteggi. Solo se tutte le verrette esaminate saranno conformi, il risultato sarà omologato.
d) Nel caso in cui la squadra o il balestriere verificati, non risultassero conformi, si procederà alla loro squalifica e si passerà alla verifica della squadra o del balestriere successivo.

Art. 6
La balestra deve essere disponibile per i controlli della Giuria di giostra nel giorno del torneo, prima dei tiri di prova, controllabile durante le gare e comunque a disposizione fino all’ufficializzazione dei risultati.

Art. 7
I bersagli omologati LITAB sono di due tipi:
a) bersaglio piano valido per gare a squadre e individuale (quadrello), deve essere realizzato in legno multistrato, di spessore variabile da cm. 4 a cm. 6, di forma quadrata con dimensioni cm. 33 x 33 adatti a contenere i bersagli omologati L.I.T.A.B. con cerchi concentrici a scalare da P. ti 30 a P. ti 2.(come da campione allegato)
b) corniolo o tasso valido per gare individuali, é composto da una base in legno, di forma circolare o quadrata, di spessore variabile dai cm. 4 ai cm. 6, con diametro o lato di almeno cm. 40; al centro della quale viene posto un corniolo o tasso, a forma tronco di cono, con una lunghezza totale di cm. 50 e con diametro in testa di cm. 17. Alla sommità del corniolo deve essere incollata la parte centrale del cartello stampato, descritto al punto a), fino a comprendere il cerchio con punteggio 16. La rotella porta bersaglio, alla sommità del corniolo, deve essere realizzata in legno multistrato con spessore variabile dai cm. 4 ai cm. 6. Il tutto deve essere fissato al corpo del corniolo con fascia metallica, di diametro appropriato. Sono vietati segni di riferimento ed oggetti posti sul bersaglio, che siano atti a coadiuvare la mira dei balestrieri (sono ammessi solo disegni, stemmi e scritte artistiche d’abbellimento).

Art. 8
I bersagli devono essere posti ad una distanza di metri 20 dalla linea di tiro ed un’altezza di metri 2 dal piano di Tiro. Eventuali variazioni dovranno essere concordate con il direttivo della LITAB nella riunione autunnale, e comunque essere comprese tra metri 18 e i metri 30 di distanza; e tra i metri 2 e i metri 7 in altezza, dal piano di Tiro

Art. 9
Le piazzole di tiro, debbono essere larghe metri 1,20 minimo, per la gara a braccio, e metri 1,50 minimo, per le gare con appoggio; delimitate anteriormente da un’apposita ed adeguata balaustra di altezza tra 90 e
110 cm., per la specialità a braccio. La disposizione e sequenza di tiro viene sorteggiata nella giornata di gara, prima dell’inizio dei tiri di prova, all’ora stabilita dall’organizzazione ed alla presenza di tutte le Compagnie. Se si verificano arrivi ritardatari, il sorteggio viene effettuato all’ora stabilita con maggioranza semplice.

Art. 10
a) La procedura di tiro sarà guidata da un giudice di campo, che dopo aver accertato la completa sicurezza nell’area di tiro, potrà dare l’ordine di agganciare la corda alla noce. A quel punto ogni balestriere potrà iniziare la propria sequenza di tiro, fino ad esaurimento delle volate effettuabili.
b) E’ ritenuto tiro effettuato e valido, qualora la verretta risulta scagliata, sganciata o caduta dalla balestra, in qualsiasi condizione. Se il dardo cade ed è in un raggio dal quale il balestriere la può raccogliere senza spostarsi, il tiro può essere ripetuto, ma solo alla fine della volata.
c) La postazione di tiro può essere abbandonata solo dopo che tutti i balestrieri, in postazione, avranno completato la sequenza di tiro.

Art. 11
Qualunque risulti essere il punteggio marcato, nel caso in cui una verretta cada dal bersaglio durante la gara, il tiro é da considerarsi nullo.

Art. 12
Nel caso che, l’asta di legno della verretta si stacchi dal puntale, benché lo stesso rimanga conficcato nel bersaglio, è considerato tiro valido a tutti gli effetti e quindi omologato per il punteggio ottenuto; purché sia individuabile con sicurezza, l’appartenenza del puntale.

Art. 13
Se una verretta, o parte di essa, si conficca in un’altra verretta, il punteggio ottenuto é pari a quello della prima verretta conficcata nel bersaglio. Nella gara individuale essa è classificata, in graduatoria, subito dopo alla prima verretta, questo vale anche per eventuali altre verrette che si dovessero conficcare dentro le prime due. Il corpo unico che si viene a formare rimane di proprietà dell’ultimo tiratore che a sganciato.

Art. 14
A gara ultimata, la verifica dei tiri, relativi punteggi e la verifica delle verrette avviene in contraddittorio fra i Maestri d’armi ed i Capitani accoppiati precedentemente fra loro, per sorteggio. Sarà il maestro d’arme con il contradditorio, su invito del Giudice di Campo a staccare il bersaglio della propria squadra e sarà sempre lui, nel parco chiuso, a chiamare i punti marcati dai propri dardi sotto verifica del capitano a lui accoppiato. In caso di violazione al presente Art. sarà applicata una penalità di 30 punti alla squadra.

Art. 15
Se esistono motivi di contestazione, le verrette interessate non devono essere rimosse dal bersaglio per nessun motivo, pena l’assegnazione del punteggio inferiore. Le contestazioni dovranno essere visionate e decise dalla maggioranza semplice della Giuria di giostra, composta da tutti i Maestri d’armi delle compagnie in lizza .

Art. 16
La verretta che marca la carta del bersaglio è ritenuta valida. Nel caso che una verretta abbia interrotto, non piegato solamente la linea di demarcazione dei cerchi del bersaglio, è preso in considerazione il punteggio
superiore.

Art. 17
Il miglior tiro, in tutte quelle gare in cui è necessario, è determinato misurando la distanza che intercorre tra il centro perfetto del bersaglio (spillo) ed il lato del puntale ad esso più vicino. In caso di parità si procede alla regola del senso orario, prendendo ore 12 come punto di riferimento migliore; una verretta ad ore 1, e’ migliore di una verretta ad ore 11.

Art. 18
Il Torneo Nazionale è disputato da formazioni composte da numero n. 8 (otto) balestrieri gareggianti ed n. 1 (una) riserva per la gara a squadra; mentre per la gara individuale, il numero dei balestrieri in gara può salire fino al numero massimo di piazzole da tiro disponibili. In un eventuale sfida al corniolo, il numero dei balestrieri per squadra può essere ulteriormente aumentato.
Se una squadra si presenta al Torneo con numero inferiore di partecipanti, questa può ugualmente gareggiare, ma senza supplemento di aiuto alcuno.

Art. 19
All’atto d’accredito, il Maestro d’arme di ogni compagnia partecipante dovrà presentare, oltre alla ricevuta attestante il pagamento della quota associativa annuale L.I.T.A.B. e le ricevute attestanti la copertura assicurativa dei balestrieri in gara, la lista con i nominativi dei propri balestrieri gareggianti, oltre al suo e a quello del Capitano. Per la lista del Torneo a squadre, si potrà attendere l’esito delle eliminatorie individuali del mattino.

Art. 20
a) Nel torneo a squadra, ogni compagnia partecipante avrà a disposizione un unico quadrello su cui scagliare tutte le proprie verrette; se scagliate per errore, su quadrello altrui, non daranno punteggio. I partecipanti al Torneo a squadre avranno a disposizione tre tiri ciascuno, da sganciare in sequenza.
Sarà proclamata vincitrice quella squadra che, dopo la conta dei punteggi marcati, avrà ottenuto il totale più alto. In caso di punteggio in parità, verrà dichiarata vincitrice quella squadra che ha il maggior numero di centri marcati o in subordine la migliore verretta conficcata nel centro (vedi Art.17).
b) I partecipanti al Torneo individuale avranno a disposizione un quadrello ciascuno, su cui scagliare le proprie verrette; se scagliate per errore, su quadrello altrui, non daranno punteggio. I partecipanti al torneo individuale avranno a disposizione tre tiri ciascuno, da sganciare in sequenza, mentre le volate totali saranno più di una; generalmente tre batterie più quella finale. Sarà proclamato vincitori il balestriere che per somma di tutti i punti marcati avrà ottenuto il punteggio più alto. In caso di punteggio in parità, verrà dichiarato vincitore il balestriere che ha il maggior numero di centri marcati o in subordine la migliore verretta conficcata nel centro (vedi Art.17).
c) I partecipanti al Torneo con corniolo, avranno a disposizione uno o due tiri a testa, alternati. Verrà proclamato vincitore colui che avrà marcato il tiro migliore (vedi art.17).

Art. 21
a) Il balestriere che durante la gara (in pedana) intende rinunciare al tiro, deve sollevare la mano destra per essere sostituito (dalla riserva). Può abbandonare la pedana al termine della volate degli altri gareggianti ed il suo sostituto può gareggiare da solo, al termine della gara.
b) in caso di incidente tecnico è permessa la sostituzione della Balestra nel Torneo Singolo e del Balestriere o della Balestra nel Torneo a Squadre.
c) in caso di sgancio della Leva in fase di carica può essere ripresa appena possibile per poter continuare la gara.

Art. 22
E’ vietato ad ogni partecipante superare la linea di tiro e raccogliere in maniera diretta informazioni da parte di persone esterne al campo di gara. Ogni gareggiante deve recarsi alla propria postazione di tiro portando personalmente la propria balestra. Non può portare con se occhiali speciali e/o da sole, visiere, utensili, sistemi di posizionamento, misure e quant’altro possa servire a favorire il tiro e la mira. Sono ammessi solo occhiali da vista con lenti bianche.

Art. 23
Ogni gareggiante risponde dei danni arrecati a materiali di altri gareggianti e deve tenere un atteggiamento consono a tutela dell’immagine della L.I.T.A.B.

Art. 24
La Giuria di giostra, è composta da un Maestro d’arme per ogni città partecipante. Sarà la giuria di giostra a decidere su ogni reclamo o controversia con maggioranza semplice, prima di omologare qualsiasi risultato finale. Nel caso in cui il verdetto risultasse in parità sarà richiesto il giudizio aggiunto del Giudice di campo. Il loro giudizio è sovrano ed inappellabile.

Art. 25
E’ assolutamente vietato, ai partecipanti, avvicinarsi ai bersagli e/o ai Giudici; o comunque interferire con il loro operato, pena la squalifica e l’annullamento del proprio punteggio.

Art. 26
I Giudici di giostra debbono verificare che lo svolgimento del Torneo Nazionale sia effettuato correttamente, che i materiali siano idonei e che i partecipanti siano iscritti alla L.I.T.A.B. pena la squalifica di quello o quei gareggianti.

Art. 27
Le infrazioni al presente regolamento, sono rilevabili da ogni gareggiante che le deve comunicare al proprio Maestro d’arme, il quale le comunicherà alla Giuria di giostra, per i provvedimenti del caso.

Art. 28
La Compagnia organizzatrice del Torneo Nazionale, si impegna a predisporre il campo di gara in modo conforme alla normativa tecnica di sicurezza, a nominare un Giudice di campo e a tutto quanto necessario allo svolgimento dei sorteggi e alla verifica delle verrette. In caso di avverse condizioni meteorologiche, dovrà inoltre prevedere un campo di tiro al coperto o comunque una struttura adatta per il corretto svolgimento della manifestazione.

Art. 29
All’interno del campo di gara sono vietati falsi scopo, cannocchiali, telemetri, binocoli, radio trasmittenti e qualsiasi altro marchingegno atto a segnalare la posizione dei tiri e delle verrette sul bersaglio. Sono considerati proibiti segni di riferimento e tutti quegli oggetti non regolamentari posti sul tabellone, ad unica esclusione dei bersagli. Per tale motivo lo stemma delle Compagnie verrà apposto sotto il proprio bersaglio dopo i tiri di prova, pena la squalifica di quella Compagnia.

Art. 30
Le sanzioni si esprimono in:

  1. Richiamo;
  2. Sospensione;
  3. Espulsione;
  4. Squalifica;

Le sanzioni sono progressivamente maggiori e sono una diretta conseguenza del Richiamo e del numero dei Richiami.
n. 1 Richiamo Verbale (non comporta sanzioni);
n. 2 Richiami nella stessa sessione di tiro fa scattare la Sospensione (tutti tre i tiri del balestriere sono nulli);
n. 3 Richiami nello stesso Torneo, fa scattare l’Espulsione (con azzeramento di tutti i punteggi totalizzati dal Balestriere in gara Singolo e a Squadra);
n. 2 Richiami in Tornei diversi, fa scattare la Squalifica del Balestriere per il Torneo e/o Gara successiva;
Dopo la prima Squalifica nel corso dell’anno, ogni ulteriore richiamo fa scattare direttamente la Squalifica per il Torneo e/o Gara successiva;
La decisione viene assunta a maggioranza semplice da parte della Giuria, prima della proclamazione ufficiale dei risultati, ed il suo giudizio è inappellabile.

Art. 31
Nel caso che la gara venga rinviata per cause di forza maggiore, nell’imminenza della data fissata, è compito della Compagnia organizzatrice del Torneo comunicare per iscritto la data del rinvio a tutti gli interessati.

Art. 32
Tutte le Compagnie si impegnano a rispettare e far rispettare ai propri iscritti il presente regolamento tecnico. Esse sono inoltre responsabili nella scelta dei gareggianti ed incaricate della verifica sulla sicurezza degli strumenti di gara.

Il presente regolamento si compone di n. 32 articoli ed è valido in tutte le manifestazioni di Balestra Antica Manesca, organizzate dalla L.I.T.A.B.
Modificato a Cortona il 24 Luglio 2011.